PIANOFORTE JAZZ
Corso Accademico di Secondo Livello – DCSL40
Link al Piano di Studi di Biennio
Il Corso di Pianoforte Jazz afferisce al Dipartimento di Jazz.
Il Coordinatore del Dipartimento è il Prof. Paolo Tombolesi -
I Docenti titolari del Corso di Pianoforte Jazz sono:
Prof. Greg Burk -
Prof. Vittorio Mezza -
Il Tutor per il Corso di Pianoforte Jazz è il Prof. Filiberto Palermini -
Requisiti generali per l’accesso al Biennio
- Possesso di un Diploma Accademico di Primo Livello/Laurea Triennale o titolo equipollente;
- Conoscenza della lingua italiana – livello B2 (per studenti stranieri).
Programma dell’esame di ammissione
Per candidati in possesso di diploma di laurea di primo livello conseguita alla fine del triennio jazz di vecchio o nuovo ordinamento:
Di fronte alla Commissione per le materie teoriche:
1° prova: esecuzione a prima vista di un solfeggio parlato di medio/alta difficoltà scritto nelle chiavi di violino e di basso abbinate.
2° prova: solfeggio cantato, cioè intonazione a prima vista di una melodia di medio/alta difficoltà scritta in chiave di violino.
3° prova: verifica (orale o scritta) delle conoscenze teoriche, con particolare attenzione all'armonia jazzistica avanzata.
Di fronte alla Commissione per le prove pratiche:
4° prova: esecuzione sul proprio strumento di due brani di cui uno a scelta del candidato ed uno a scelta della Commissione.Entrambi i brani saranno scelti all'interno del repertorio jazz (con particolare riferimento ai brani presenti nei vari Real Book, Fake Book e altre antologie in commercio). Il Conservatorio mette a disposizione una ritmica formata da un pianista (o chitarrista), un bassista e un batterista: il candidato può usufruirne o portare propri accompagnatori. Non è consentito l'uso di basi musicali.
Eventuale esecuzione estemporanea o con lettura a prima vista di altri brani scelti dalla Commissione.
Prova estemporanea di ear training.
5° prova: colloquio di carattere musicale, generale e motivazionale.
I candidati NON in possesso di diploma di laurea di primo livello conseguita alla fine del triennio jazz di vecchio o nuovo ordinamento, ma in possesso di altro diploma di laurea dovranno sostenere 3 Prove suppletive da aggiungersi alle 5 sopraelencate:
6° prova: Prova di arrangiamento e orchestrazione (durata della prova: 6 ore in clausura): sviluppare adeguatamente il brano dato (fornito completo di melodia, ritmo e sigle) arrangiandolo per orchestra jazz di 5 strumenti a fiato (tromba, alto sax, tenor sax, trombone, baritone sax) e ritmica (pianoforte, chitarra, basso e batteria) su partitura con un pentagramma per ogni singolo strumento, con le parti in chiave di concerto. La stesura minima comprende tema, background ad un solo o special, tema finale (trattato diversamente dall'iniziale) e coda.
7° prova: Prova di armonizzazione per pianoforte (durata della prova: 3 ore in clausura): completare la melodia data (fornita senza sigle) a produrre una consona partitura pianistica, senza uso di sigle.
8° prova: Prova di analisi scritta (durata della prova: 3 ore in clausura): scrivere un'analisi (possibilmente completa di forma, sviluppo melodico e ritmico, orchestrazione ed arrangiamento, assoli, stile, cenni storici, ecc.) di un brano registrato fornito in versione CD.
Programma di studio del corso di prassi esecutive e repertori
1° anno
- Elementi avanzati di tecnica strumentale: controllo di dinamica tra mano destra e sinistra, cantabilità della mano destra, appoggio ritmico della mano sinistra, uso di dinamiche nell'esecuzione di ballad, ostinato, unisono tra mano destra e sinistra, tecnica stride e tecnica della “terza mano”.
- Elementi avanzati di armonia jazz: ripasso ed approfondimenti sulle più importanti tecniche di armonizazione nel linguaggio jazzistico: upper structure triads, armonia modale, drop 2, block chord, armonia gospel, slash chord, politonalità, modulazione e “triad pairs”.
- Elementi avanzati d'improvvisazione: ripasso ed approfondimenti su vari linguaggi jazzistici dal be-bop/hard bop al modale, fusion, blues, afro/latin ecc. con particolare attenzione alla pronuncia, uso di accenti e dinamiche, scansione ritmica, interplay, costruzione dell'assolo, cenni al tema, sviluppo e continuità del materiale tematico, contrasti di densità pianistica, poliritmo e polimetria.
- Tecniche d'accompagnamento per diversi contesti: duo, trio, combo, big band.
- Approfondimenti sull'arte della riarmonizzazione e arrangiamento di brani “standard”.
- Trasporto e lettura a prima vista.
- Studio dei tempi dispari più comuni: 5/4 e 7/4.
- Il piano trio - studio dei vari approcci e possibilità per questo formato.
2° anno
- Lo studio nel secondo anno del Biennio è indirizzato e costruito intorno allo svillupo ed approfondimento di un progetto di composizione, arrangiamento o costruizione di un stile pianistico/improvvisativo per la finalità di avviare un proprio progetto artistico.
- Affiancato a questo studio c'è un approfondimento dello stile di un pianista/compositore che si avvicina all'idea/progetto dello studente, che comprende uno studio degli elementi principali di quel artista: linguaggio armonico, ritmico e improvvisativo, repertorio, tocco e concetto di gruppo.
Programma dell’esame del corso di prassi esecutive e repertori
1° anno
- Uno studio preso dal “Gradus ad Parnassum”, M. Clementi.
- Un Preludio e Fuga dal “Clavicembalo ben Temperato”, J.S. Bach.
- 5 arrangiamenti/elaborazioni scritti per pianoforte, presi dal repertorio “standards”.
- Trascrizione ed esecuzione, a memoria, di un assolo di un pianista da stabilire con l'insegnante.
- Arrangiare ed eseguire 6 brani in piano trio, con basso e batteria, 3 dei quali devono essere brani originali composti dal candidato.
- Tre brani eseguiti in solo piano rappresentativi di diversi approcci e stili di solo piano jazzistico.
- Prova di lettura a prima vista.
2° anno - non è previsto esame di strumento al II° anno di Biennio
Programma della prova finale
La prova finale si svolge in due fasi:
- Esecuzione di brani da parte dello studente, con eventuale partecipazione di altri musicisti a cura dello stesso, per un massimo di 30 minuti. La scelta dei brani è legata al tema trattato nella tesi.
- Discussione della tesi di fronte alla Commissione, con introduzione da parte del relatore della stessa, per un massimo di 30 minuti.
Per ulteriori informazioni sui programmi di studio e di esame, si invita a prendere contatto con il docente titolare o con il Tutor